
Povero Cosimo.
Anzi, deputato della Repubblica Italiana, Onorevole Cosimo Mele, dell'UDC.
Aveva solo fatto una cena con amici.
I quali gli avevano presentato un'amica.
Che c'e' di male?
Che poi ha deciso di invitare da vero gentleman in albergo.
E quella, screanzata irriconoscente, cosa ha fatto?
Mentre lui "dormiva in stanze separate della suite e non mi sono accorto di niente", lei ha chiamato una sua amica.
Cosa sia successo nessuno lo sa.
Uno dormiva, una e' arrivata dopo, la prima invece è collassata.
E si e' risvegliata dopo un'overdose da cocaina.
Giustamente, Cosimo ha cercato di trovare una giustificazione plausibile: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...".
E ha rassegnato le dimissioni.
Incredibile, no?
E sono state pure accettate.
Sarà forse perché il suo partito, l'Unione dei democratici Cristiani e dei Democratici di Centro proprio per domani l'altro hanno organizzato un test antidroga per i parlamentari?
O forse per le loro dure condanne ai costumi lascivi, viziosi, e moralmente degradanti fatti di sesso, droga & rock'n'roll?
Per il loro ergersi a paladini della castità, della fede, della moralità, del perbenismo?
Per la loro crociata eterna ed intolleranza omofoba, migrantofoba, sessuofoba, vitofoba?
O per la loro eterna lotta repressiva alla prostituzione e alla castigazione con fruste e ceci?
E all'appello alla Cristianità incarnata nella vita quotidiana?
Chissà...
Resta solo il disgusto per una persona che guadagna decine di migliaia di euro il mese e che ha il potere di legiferare anche su di me.
E che certo non mi rappresenta.
E la cocaina sul naso di una ragazza è l'aspetto che, paradossalmente, mi turba di meno.