27 gennaio, 2007

IRLAND.E.A.

















Premessa:
http://tulipanoperlato.blogspot.com/2007/01/e-pi-di-un-mese-che-non-vado-in-dea-n.html

Che dire, lo sai che sono il lupo cattivo, la mela dell'albero, il vecchio che non vuole invecchiare, il non piu' ragazzo che si sente cosi', la persona che ha in mezzo miliardidicose e che spesso si perde, confonde, sbaglia, fa piangere, si fa odiare amare tutto insieme.
Lo sai.
Quindi.

Vaffanculo a tutti i robot che mi opereranno con indicibile perfezione ma che non si ricorderanno il mio nome.
Vaffanculo a quelle arpie che mi attendono sul trespolo del prossimo esame.
Vaffanculo a un'universita' che mi chiedera' una rata per non avere il sapone nell'aula di dissezione.
Vaffanculo.

Ma respiro l'aria colma di amore, di risate piene, di aria fresca a 180 km/h su Monte Morello, del brivido di una curva su bagnato quando la moto ti scula, Shine on you crazy diamond prima di dormire e i mille colori della scritta di Google.

Vai, Laura, vai verso la tua meta, al tuo passo.
E la meta sei prima di tutto tu, i tuoi bei capelli, il gaelico, la roccia sul mare verde d'Irlanda, la viola d'inverno di Vecchioni, i baci del tuo ragazzo, i tuoi bagni caldi, il tuo yogurt con cereali e i tuoi pensieri lunghi, i tuoi affetti.
E tutto il resto viene dopo.

Nik

26 gennaio, 2007

L'inizio

Un nuovo cibo.
Un nuovo sapore.
Un nuovo continente.
Una nuova strada da percorrere.
Buon viaggio, Nik.

16 gennaio, 2007

Mortadella Americana


Problema: 'La base militare AMERICANA di Vicenza si deve ampliare?'

Dati:
1. Prodi: "Il governo non si opporrà".
2. Prodi sottolinea che la vicenda non rappresenta "un problema di natura politica", bensì "una questione di carattere urbanistico-territoriale".

Svolgimento:


1. Una decisione non e' mai a senso unico. Non si opporra', il Governo, all'influenza secolare deli U.S.A. anche a distanza di piu' di 60 anni dalla fine della II Guerra Mondiale. E questa e' una scelta che ha fatto. E che pesera'. Sul voto degli elettori non cosi' baciapileastelleestrisce. Poi. Si opporra', il Governo, per contrappasso, a tutti quegli elettori pacifisti, di sinistra, comunisti (spero ce ne sia rimasto qualcuno...) che ancora credono che la liberta' dalla guerra sia un valore su cui battersi. Anche a costo di una rottura. Anche a costo della frattura di questo ridicolo e patetico ammasso di personaggi cicaleggianti che non hanno piu' il senso dell'etica politica, del mandato degli elettori, dell'onesta' pubblica. Perche' si', la Pace e il Disarmo sono valori Universali. Come dire, soltanto un po' piu' importanti di un triste e grigio Governo di un certo tempo e luogo.

2. Bella questa frase. Lo diro' alla mia amica studentessa in Architettura. Poi le diro' anche che, vista la sua competenza, dovrebbe farsi dare almeno 20.000 euro al mese, piu' o meno uno stipendio da deputato. E poi dovrebbe consegnare matite, squadre, plotter, Autocad e lucidi a Prodi. Aggiungendo che tra 20 giorni ci sara' la revisione del primo progetto. E a marzo l'esame.

09 gennaio, 2007

Addio

Marco:"Guarda cosa ho fatto quest'anno".
Io:"Cosa?"
Marco:"Ho fatto la tessera ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia). Perche' nella vita bisogna schierarsi".

Bhe, anche io da oggi comincio a schierarmi.
Per quelli che ancora avessero avuto dubbi...
...

Nell'anno '99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d'altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,

io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, riflettori e paillettes delle televisioni, alle urla scomposte di politicanti professionisti, a quelle vostre glorie vuote da coglioni...

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l'umiltà...

Io, figlio d'una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d'elementari ed uno d'università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà...

Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l'unica fede il cui sperare...

Nell'anno '99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch'io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile...
mio amico...
"Addio" Francesco Guccini (Album:Stagioni)

Addio

Marco:"Guarda cosa ho fatto quest'anno".
Io:"Cosa?"
Marco:"Ho fatto la tessera ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia). Perche' nella vita bisogna schierarsi".

Bhe, anche io da oggi comincio a schierarmi.
Per quelli che ancora avessero avuto dubbi...
...

Nell'anno '99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d'altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,

io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, riflettori e paillettes delle televisioni, alle urla scomposte di politicanti professionisti, a quelle vostre glorie vuote da coglioni...

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l'umiltà...

Io, figlio d'una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d'elementari ed uno d'università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà...

Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l'unica fede il cui sperare...

Nell'anno '99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch'io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile...
mio amico...
"Addio" Francesco Guccini (Album:Stagioni)

05 gennaio, 2007

Semmelweis. 150 anni dopo


Meta' '800. Secolo scorso. La febbre pueperale decimava gran parte delle partorienti. Le ipotesi sulla sua origine erano varie e fantasiose. Poi un medico, Ignaz Philipp Semmelweis, si accorse che nel reparto gestito soltanto dalle ostetriche la mortalita' era inferiore agli altri padiglioni frequentati anche da medici e da studenti.
Dopo un attento studio formulo' l'ipotesi che la febbre puerperale fosse dovuta al contatto che medici e studenti avevano con le gestanti dopo aver praticato autopsie (cosa che le ostetriche non facevano). Basto' chiedere ai medici e agli studenti di medicina di lavarsi le mani con clururo di calcio prima e dopo ogni visita e chiedere di mettere ogni giorno le lenzuola pulite alle partorienti che le infezioni calarono immediatamente (dall'11% all'1% in 2 anni).
Inizio 2007: circa 6000 morti all'anno per infezioni nosocomiali; solo il 40% del personale ospedaliero si lava le mani accuratamente.
Ancora: il giornalista Fabrizio Gatti travestito da uomo delle pulizia, fotografa e filma la situazione dei reparti del Policlino Umberto I di Roma: escrementi nei corridoi, discariche abusive nei reparti, frigoriferi con provette aperti, cartelle cliniche abbandonate e accessibili a tutti...
Non impariamo mai dalla nostra storia.
E la storia si ripete.
E "la storia siamo noi" F. de Gregori

Piccoli, poveri e... scemi

La notizia, purtroppo, e' di quelle di cui faremmo volentieri a meno.
E anche se non rappresenta in se' una scoperta rivoluzionaria, e' la triste validazione scientifica di una intuizione che tutti noi avremmo potuto avere.
The Lancet, prestigiosa rivista internazionale, ha pubblicato un articolo dal titolo: "Developmental potential in the first 5 years for children in developing countries" ossia: "le potenzialita' di sviluppo nei primi 5 anni di vita nei bambini dei Paesi in via di sviluppo".
Brevemente, ecco i risultati:
- almeno 200 milioni di bambini vivono in Paesi in Via di Sviluppo (soprattutto Asia e Africa sub-sahariana)
- Poverta', mancanza di cure sanitarie, bassa frequenza scolastica erano gia' fattori conosciuti di una prognosi sfavorevole sulla qualita' di vita... A questi elementi se ne aggiungono di nuovi:
- Carenza di iodio, di ferro, inadeguatezza di stimoli socioemotivi, mancanza del gioco, poverta' culturale e familiare...
conducono alla "perdita del proprio potenziale di sviluppo cognitivo e alla sua trasmissione intergenerazionale".
Non soltanto quindi fattori biologico-medici-'oggettivi', ma anche elementi quale il gioco, le occasioni di relazioni tra pari, la frequenza di luoghi pubblici (come la scuola), la presenza di un ambiente stimolante pruomuovono le competenze e le potenzialita' di uno sviluppo cognitivo adeguato alla propria eta'.
Ma 200 milioni di bambini non avranno queste possibilita' nel proprio futuro.

Come dire: se non muoiono di fame, malaria, AIDS, infezioni e chipiu'nehapiu'nemetta, cresceranno comunque: poco, male e scemi.

02 gennaio, 2007

Piccoli Eroi

".. e nelle pieghe della mano, una linea che gira e lui risponde serio 'è mia'; sottindente la vita". Pezzi di vetro, F. de Gregori

Non e' stato cosi' facile allungare la mano per prenderlo dallo scaffale del negozio.
Ma avevo gia' perso un'occasione per vederlo al cinema.
E mi sembrava un buon modo per iniziare il nuovo anno.
Quello di pensare a loro, intendo.
Pensasare agli ultimi.
Neppure.
Gli ultimi hanno una realtà epistemologica, esistono, ci sono, si', in fondo, ma ci sono. Questi no. Non esistono. Niente anagrafe, battesimo, Censis, voto, cure mediche, scuola, auto, lavoro.
E hanno un nome e hanno un luogo, anzi mille luoghi: Italia, Africa, Cina, Serbia-Montenegro, U.S.A, Brasile...
E mille facce: il crack e l'AIDS, il kalashnikov a tracolla, la mazza per scippare il rolex, il carretto per raccogliere cartoni e lattine per pochi reis, le rose vendute per le strade di una qualsiasi Shangai.
Come una luce che si e' accesa su un palco buio, ecco che la vita brulica immersa in una disperata corsa per la misera sopravvivenza.
Vorrei dirvi tante cose, piccoli eroi. E chiedervene ancora di piu'.
E chissà che un giorno non vi incontri tutti insieme.
Intanto prometto di cercare di tenere accesa questa piccola candela sui vostri sporchi e meravigliosi volti.
E vi auguro un nuovo anno meno bastardo.