30 luglio, 2007

Deputato Mele e Signora Pere


Povero Cosimo.
Anzi, deputato della Repubblica Italiana, Onorevole Cosimo Mele, dell'UDC.
Aveva solo fatto una cena con amici.
I quali gli avevano presentato un'amica.
Che c'e' di male?
Che poi ha deciso di invitare da vero gentleman in albergo.
E quella, screanzata irriconoscente, cosa ha fatto?
Mentre lui "dormiva in stanze separate della suite e non mi sono accorto di niente", lei ha chiamato una sua amica.
Cosa sia successo nessuno lo sa.
Uno dormiva, una e' arrivata dopo, la prima invece è collassata.
E si e' risvegliata dopo un'overdose da cocaina.
Giustamente, Cosimo ha cercato di trovare una giustificazione plausibile: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...".
E ha rassegnato le dimissioni.
Incredibile, no?
E sono state pure accettate.
Sarà forse perché il suo partito, l'Unione dei democratici Cristiani e dei Democratici di Centro proprio per domani l'altro hanno organizzato un test antidroga per i parlamentari?
O forse per le loro dure condanne ai costumi lascivi, viziosi, e moralmente degradanti fatti di sesso, droga & rock'n'roll?
Per il loro ergersi a paladini della castità, della fede, della moralità, del perbenismo?
Per la loro crociata eterna ed intolleranza omofoba, migrantofoba, sessuofoba, vitofoba?
O per la loro eterna lotta repressiva alla prostituzione e alla castigazione con fruste e ceci?
E all'appello alla Cristianità incarnata nella vita quotidiana?
Chissà...
Resta solo il disgusto per una persona che guadagna decine di migliaia di euro il mese e che ha il potere di legiferare anche su di me.
E che certo non mi rappresenta.
E la cocaina sul naso di una ragazza è l'aspetto che, paradossalmente, mi turba di meno.

26 luglio, 2007

Parole

(immagine di Blogosfere)

"Vorrei una persona accanto che, se le dicessi che domani parto per l'Africa, non mi dicesse niente. Magari mi sorridesse. E mi chiedesse posso venire anch'io?".

"Sai, mi sono forse innamorata di te quando hai detto quella frase, in cucina. E ho pensato che mai avevo incontrato una persona che pensasse questa mia stessa grande verità".



E se moltiplico gli 8000 km per i 10.000 metri di altezza fanno 80.000.000.000 di metri.
E me ne frego se non si può.
Se mi dite, come diceva la maestra alle elementari, è come sommare pere con mele.
Io li ho fatti.
Ad uno ad uno.
E li sento tutti.
Check-in-svuotare tasche, togliere scarpe, metal detector, posto finestrino, sguardi sui passeggeri vicini, occhi puntati sullo schermo. Motori accesi, il rullo dell'aereo, il rombo dei motori, la sferzata che ti schiaccia al sedile, la quota che non arriva mai. Il bip delle lucine che si spengono. Ci possiamo alzare. Ma per andare dove? Non posso uscire. Cosa danno sullo schermo? Chi se ne frega, lo guardo. Non mi piace, accendo i giochi. 3 partite perse in 10 secondi contro il computer. Quanto manca? Una vita. Meno pochi km. Dormo. Ci provo. Il cibo. Mastica lento, che impieghi più tempo. La notte. Un primo, un secondo, un terzo decollo e atterraggio.
Sono infinitamente tante le ore di volo per chi non ama volare se non con la fantasia.
Ma c'è qualcosa di più grande. E lascio il testamento per gli amici. E parto. perché voglio così. Sempre padroni delle proprie scelte. Sempre in bilico sulla lama. Nessuna scelta facile. Mai. E tanta paura. E tanti errori. E tanto dolore.
Ma che bello vederti sorridere.
Che sensazione di immenso quando ti chiedo una cosa e ti già sai cosa volevo.
E che meravigliosa noia seguirti in posti in cui mai avrei pensato di poter andare.
E il caldo della tua mano che stringe la mia mentre solitari in una strada di campagna facciamo km a piedi nel buio alla ricerca di un hotelito.
E il caldo senza pietà che mi attanaglia il corpo ma che non mi fa cedere.
E la nostra stanza.
Piccola, intima, pazzamente nostra.
Piena di formiche da uccidere la sera, ma nostra.
Riconquistata ogni sera.
E il filo per tendere i panni, sempre troppo corto e sempre troppo blu.
E quella cimice immensa che ho ucciso in bagno mentre tu facevi la doccia.
E non ti ho detto niente.
E il nostro letto.
Un forno appiccicoso, una poltiglia caliente che ci occoglieva con sprezzo e con sfida dopo le lunghe giornate sotto al sole.
E le gambe mai distese per non offrire al Mostro tutto il nostro corpo.
E il ventilatore che ti teneva sveglio per il rumore e mai riusciva a rinfrescarti.
E la nostra stanza.
E noi.

25 luglio, 2007

Pezzi di vetro


... e penso se riusciro' mai a ricomporre quello splendido bicchiere.
O perlomeno a non tagliarmi i piedi con tutti quei vetri sparpagliati a terra.
I miei, di piedi.
I miei, di vetri.

L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobati nè mangiatori di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi,
quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio
"è mia"; sottindente la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un pò di tempo fa che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta
e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
perchè ferirsi non è possibile,
morire meno che mai e poi mai.

Insieme visitate la notte che dicono ha due anime
e un letto e un tetto di capanna utile e dolce
come ombrello teso tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice "È quattro giorni che ti amo,
ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.

Pezzi di vetro F. de Gregori

24 luglio, 2007

Comunione_e_Liberazione


Dopo 13 anni di Internet, oggi ho fatto una nuova esperienza.
Mi sono perso nell'incredibile mondo di Wikipedia, la più grande, aggiornata, completa, libera (nonché totalmente creata dagli utenti) enciclopedia online.
E partendo da un libro che sto leggendo Avevo Vent'anni di Franceschini, mi sono messo a cercare informazioni sul Movimento del '77, sugli anni di Piombo, sulle stragi di Stato.
E capitando sulla pagina di Wiki che riporta i fatti dell'11 Marzo 1977 a Bologna, scopro che in quella piazza c'erano i militanti di Lotta Continua e i militanti (?) di Comunione e Liberazione (CL).
Seguiranno gli scontri di piazza con l'uccisione da parte di un carabiniere di Francesco Lorusso (di LC) e l'invio dei carri armati (!) per ordine dell'allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga.
Ho seguito il percorso dei link, e della storia.
E ho scoperto che il militare è stato assolto, che i funerali nel centro di Bologna furono vietati e altro.
Tipo che il movimento di Comunione e Liberazione annovera, oltre che migliaia di studenti che ti accolgono agli ingressi delle facoltà con i buoni propositi mascherati per una successiva evangelizzazione, i seguenti nomi:
1. Fondazione Banco Alimentare
2. Banco Farmaceutico
3. AVSI
4. CUSL
Il che, tradotto, significa:
- La più grande organizzazione per la raccolta di cibo
- Una tra le maggiori organizzazioni per la raccolta dei farmaci
- Una delle maggiori organizzazioni di volontariato internazionale
- Una delle maggiori librerie di testi universitari.

Poiché dubito fortemente che la trasparenza che contraddistingue certe persone porti le suddette organizzazioni a dichiararsi Ciellini (e quindi dire: ok, i tuoi soldi andranno per i seguaci di Giussani, per i poveri della chiesa, per i preti della parrocchia etc...) questo servizio gratis ve l'offro io.
Adesso lo sapete.
E faremo una scelta più consapevole.
In qualunque senso la si voglia fare.

21 luglio, 2007

20 luglio, 2007

V-month


(foto gentilmente offerta da Francesca)

Anna dice che e' l'invidia della gente.
Io non lo so.
Quello che so è che non mi basta un giorno, quell'unico 8 settembre.
Ma 31 giorni.
E un autobus.
Per metterci dentro tutta la merda piovutami addosso in questo mese. E che non accenna a smettere.
Erica che non torna ancora.
E che non posso sentire ogni volta che vorrei.
L'operazione agli occhi della nonna.
L'ospedale 1.
L'incidente in moto.
L'ospedale 2.
Amici che non telefonano.
La moto distrutta.
La caduta di un'amica.
L'ospedale 3.
L'infarto del babbo di un amico.
L'ospedale 4.
Un'amica che torna in America.
Un amico che va in America.
Il morso di un cane.
L'auto che si rompe il giorno prima della partenza per le vacanze.
Un amico che in un attimo perde amicizia e lavoro.
Il lavoro che non c'e'.
Lo studio che non va.
Il lavoro che c'e' e un ammanco di 150 euro da giustificare.

Vaffanculo.
Chiunque tu sia.
Chiunque voi siate.
Ci ha già provato quel coglione che ha fatto l'inversione a U sui viali.
Non vi permettero' di venire dalla Finlandia ad ammazzarmi.
Né da qualunque altro posto.

E se non smetterà la pioggia, comincerò a correre cosi' forte che dovrete prima prendermi.
A quel punto ce la giocheremo.
Ma dovrete starmi dietro.
E stavolta non ci sara' inversione a U che tenga.
Cominciate ad accendere i motori...

17 luglio, 2007

Blue Mood

(Foto by by Ghostbones)

Non so se è per la giornata che è cominciata faticosa.
O per l'attesa di quel perito che non arrivava mai.
Per il pranzo veloce.
Per la nuova attesa dell'autobus in ritardo.
Per la giornata lavorativa così pazzamente nevrotica.
I turisti non mangiano neppure più.
Only surfin' in the Internet.
Sarà poi per l'essere uscito da lavoro e non andare più nella piazza dove
la mia moto mi attendeva silenziosa. Quasi l'unica ormai rimasta dal pomeriggio. Ma pronta a risvegliarsi da quel lungo letargo per catapultarmi nella mia casina in pochi minuti.
Sì, forse è stato anche il dover cercare il bus 14 in mezzo a flotte di american-cines-tedeschi e non sapere a chi chiedere l'informazione.
Per poi entrare in una gelateria e trovarsi una ragazzina di colore con l'apparecchio che candidamente mi dice "Io ci vivo a Firenze". E mi assicura la retta via.
Altro tram pieno di lavoratori stanchi dalla giornata. e altri turisti. E immigrati.
L'unico fiorentino, forse.
Se mai lo sono.
E tornare a casa a piedi lungo strade quasi deserte.
Davanti l'ospedale regna un silenzio irreale.
I miei passi dietro di me.
Girare la chiave, aprire il Mac e premere play su Ludovico Einaudi.
E la nostalgia di una camera lontano anni luce ti avvolge.
E vorresti essere proiettato in un lampo là.
Nel niente e nel tutto.
Stasera mi farai compagnia, amica Ceres.

P.S. Una buona notizia pero' oggi la devo citare.
La Corte dei Conti dà ragione al V-Day di Beppe Grillo.

15 luglio, 2007

Figli di un Dio Minore


...e pur nel mezzo di questo spettacolo da baracconi, ballerine e nani, quella stretta di mano ha il sapore di tutta la bellezza umana...

Figli della stessa nostra terra.

(L'uomo più alto del mondo -2,36 metri- incontra il più piccolo -70 centi metri-)

14 luglio, 2007

Dato a Cesare quel che e' di Cesare


No, piccolo Cesarino, la corda al collo non te la mette nessuno.
Non fare quei gesti, su...
Ma che ci combini?
Anche oggi ti sei beccato 1 anno e 6 mesi per la vicenda Lodo Mondadori (si, del tuo amico Silvietto).
Ed era la Cassazione a dirlo.
Sì, lo so, avevi provato a farla cadere in prescrizione citando i fatti del 1991. Ma il giudice ne ha tirati fuori alcuni del 1993 e quindi i 15 anni non sono passati...
Che sfortunello che sei...
Certo che pensare che per 17 anni sei stato fuori di galera, e parlamentare un po' di rabbiuccia me la fai venire...
Ma insomma, Cesarino, vuoi mettere la testa a posto? Che con i 6 anni già presi per il caso IMI-SIR, fanno 7 anni e 6 mesi di condanna...
Mi dicono che adesso sei affidato ai servizi sociali.
O cosa hanno fatto di male i tossicodipendenti, i diversamente abili, le piante dei giardini o la nettezza per meritare questa punizione?
Hanno ucciso qualcuno? Forse tante persone. Una strage. Sicuramente una strage.
Mi dicono anche che forse dopo questa sentenza, domani ti revocheranno i domiciliari.
Anche se si dice che tra sconti di pena e altre gabole forse ci starai solo qualche giorno in galera.
Ma come, stavi ancora a casina tua?
Insomma, Cesarino, adesso basta.
Fai la valigia con un pigiamino e uno spazzolino.
Un rotolo di carta igienica.
Togliti la cintura, la cravatta.
E vai.
Dove tu sai.
E' da tanto che ti aspettano.
Buona V-notte.

13 luglio, 2007

V-eleno


Il Senato oggi discuteva di Giustizia.
E non è solo il fatto che si è salvato per 1 solo voto, determinanti personaggi chiamati senatori a vita (e, data l'età, anche a morte, forse)
Il fatto degno di nota è che a votare, a legiferare per noi tutti c'erano presenti in aula politici tra i quali qualcuno processato, accusato, sotto inchiesta o condannato in primo, secondo grado o in via definitiva.
Un po' come far fare le leggi dagli ergastolani di Regina Coeli.
Con la differenza che loro stanno pagando per quel che hanno commesso.

O come far parlare il Papa di famiglie e sesso e profilattici.
O come sentire Fini, Casini e Berlusconi schierarsi contro il divorzio e i DICO, loro che tutti divorziati sono.
O come vedere ancora Andreotti in parlamento.
O come sentire che il problema Criminalità si risolve con più telecamere in giro.
O come sentire che la Base di Vicenza si farà perchè fa parte degli impegni del precedente Governo.
O come sentire un Bertolaso, uomo onnipresente, onniscente, esperto in tutto, che con scioltezza dichiara che l'emergenza rifiuti a Napoli la risolverà in 7 giorni, per poi dimettersi all'ottavo giorno.
O come il nuovo PD che già puzza di formalina.
O come Bertinotti che appena ha assaporato lo scranno piu' alto della Camera, si e' lanciato in esternazioni del tipo "Il Papa non si puo' criticare" e sembra abbia dimenticato tutto il suo passato tra tute blu, FIOM, assemblee fumose di partito e FalceMartelli vari.
O questa sinistra che non c'è più.
E che si fa chiamare radicale che quasi con un senso di imbarazzo accetta, senza rivendicare l'orgoglio di una cultura fatta di libertà, democrazia, battaglie civili, Resistenza e Costituzione.
Hai ragione amore quando dici: "Alle prossime elezioni non voterò. Pensavo che non l'avrei mai fatto. Ma mi sembra sia la cosa di sinistra più giusta da fare".

O la cosa sinistra da fare, penso io.

Ciao Prodi-Mastella-Fassino-D'alema-Bertinotti, da oggi vi tocca trovare 2 voti in più.


Uccisi 2 volte


Molise, 2002.
una scossa di terremoto rade al suolo un solo edificio in tutta la zona: una scuola elementare.
Muoiono 27 bambini e un'insegnante.
Processo: 1
Durata in anni: 5
Imputati: 6
Sentenza: "Tutti assolti perche' il fatto non sussiste".

"Ce li avete uccisi due volte. Due volte" - ha gridato la madre di una delle piccole vittime.
Mi fate tutti schifo. Grido io.

Ciao piccoli angeli.

E perdonateci.

Se potete.

10 luglio, 2007

Date a Cesare quel che e' di Cesare...











Oggi la giunta per le elezioni di Montecitorio "propone all'assemblea l'annullamento dell'elezione per sopravvenuta ineleggibilità" di Cesare Previti per la condanna (11 anni!) nel processo Imi-Sir (la sentenza). La decisione, dopo due ore di camera di consiglio, è stata approvata con 16 voti a favore e 11 contrari. Adesso il provvedimento dovrà passare all'esame dell'aula.


Cesare Previti si era dichiarato vittima di "una vergognosa persecuzione giudiziaria" perpetrata da un giudice "non imparziale" annunciando il suo ricorso alla Corte europea per i diritti dell'Uomo: "Datemi ragione prima che lo faccia l'Europa".

Qualche riflessione a caldo:
1. La decisione sembra sia stata presa non tanto per la condanna penale a 11 anni, ma quanto per l'accessoria "interdizione dai pubblici uffici".
2. Vedendo lo stile, l'impegno e la saggezza di quest'uomo (vedi foto) mi chiedo come si possa tentare di impedire che il suo proficuo lavoro di politico venga interrotto.
3. Continuare a perseguitare questo onesto cittadino non mostra alcuna pieta', rispetto per la magistratura, senso di correttezza e morale.
4. Propongo un referendum per difendere tale uomo davanti alla Commissione Europea: credo sia un suo diritto continuare a fare l'egregio lavoro di testa e di mani che ha fatto fino ad adesso.
5. Insomma, date a Cesare quel che e' di Cesare: che siano manette luccicanti, dimore per i domiciliari, un blocco su cui firmare giornalmente in qualche caserma dei CC, un foglietto di post-it al posto del suo passaporto, un braccialetto d'oro elettronico. Scegliete voi.

PS: forse questa volta ho anticipato Grillo nel suo prossimo post. Possibile? Vedremo...

08 luglio, 2007

Il ragazzo vento del Malawi














William Kamkawamba, un giovane di 19 anni di Kasungu (Africa, Malawi), ha costruito un generatore di energia per la sua comunità utilizzando materiali di fortuna. Il sistema funziona con l'energia del vento - e a breve del sole - e garantisce approvvigionamento elettrico per ora ad alcune costruzioni ed in futuro all'intero villaggio.

Installando la bicicletta di suo padre sulla cima del traliccio e agganciando a questa delle pale di plastica, l'apparecchio di Kamkawamba produce elettricità che viene poi convogliata alle abitazioni. Le future modifiche prevedono l'installazione di pannelli termici sulle pale e sul traliccio, per catturare anche l'energia solare.

(da Repubblica.it)

Attraverso il suo Blog c'è la possibilità di scoprire tutta la sua straordinaria opera d'ingegno e di contribuire alla sua formazione scientifica tramite donazioni sicure attraverso Paypal.

In attesa che i Grandi (Buffoni) della Terra si accorgano dell'Africa, possiamo anche noi contribuire direttamente anche con piccole donazioni.

Io l'ho fatto.


07 luglio, 2007

L'ultima corsa


Mi avevano detto che eri arrivata al deposito in condizioni critiche.
Ma la prima visita che ti ho fatto mi aveva incoraggiato: qualche ammaccatura, graffi e un buco nel carter da cui uscivano fili di rame.
Un po' di cerotti, bende e betadine, pensai, e torni la mia Bimba di sempre.
Oggi era il giorno della dimissione protetta: avevi un appuntamento con il primario, Dott. Ugo, dell'officina Kawasaki. Aperto sempre il sabato mattina ma mi piace pensare che lo fosse solo per te.
Arriviamo. Posteggiamo e chiediamo il consulto.
Alla prima occhiata sentenzia "Porca puttana! Qui non ce la facciamo...".
Sbianco. E chiedo un secondo consulto con il Dott. Ricambi che mandi un responso per il costo delle cure del caso.
Dopo 30 minuti escono le pagine bianche dal fax.
...

Ringrazio.
Saluto.
Ciao bella bimba.
Grazie per il vento, il tanto vento.
Grazie per la paura iniziale, l'adrenalina nelle vene, la velocità, i posti che non avrei mai visto, i saluti agli altri riders, i tuoi scricchiolii odiosi della semicarenatura, il cupolino che mi ha protetto il viso, le tue pieghe e le tue riprese.
Grazie, per non avermi mai lasciato a piedi, per esserti sempre accesa al primo colpo anche quel 2 gennaio in cima al passo della Raticosa.
Grazie per non aver fuso dopo 1 ora di minimo sotto il caldo sole del Circuito del Mugello.
Grazie per non aver ceduto mai sotto l'improvviso ghiaino dietro le curve.
Grazie per tutti quei migliaia di sorpassi in tutta sicurezza.
Grazie per tutti quei paesaggi visti a 20 km/h.
Grazie per avermi permesso di conoscere altre persone.
Grazie per avermi permesso di ritrovarne altre.
Grazie per aver cullato i miei compagni di viaggio.
Grazie per avermi regalato questo pezzo di Pura Vita.
Ciao.

06 luglio, 2007

G8 di Genova: la democrazia sospesa


Saranno depositate oggi dagli Avvocati delle parti offese, le comunicazioni avvenute tra i poliziotti durante e dopo l'irruzione nella scuola Diaz che era stata data dal Comune di Genova per ospitare alcune radio che seguivano il G8 nonché rifugio per la notte per alcuni manifestanti.
Ecco alcuni stralci:
C'è la poliziotta che scherza sulla tragedia di Carlo Giuliani: "speriamo che muoiano tutti... tanto uno già...1 a 0 per noi.."
Una funzionaria della centrale operativa (Co) parla prima con una pattuglia della Digos: "In piazza Merani ci hanno segnalato questi dieci zecconi (i manifestanti ma anche i giovani di sinistra, ndr) maledetti che mettevano i bidoni della spazzatura in mezzo alla strada..."
Ma guarda che io dalle 7 di ieri e di oggi sono stato in servizio fino alle 11, quindi... ho visto tutti 'sti balordi queste zecche del cazzo... comunque...". Co: "... speriamo che muoiano tutti...".
Alle 3.05 Vincenzo Canterini capo della celere romana parla con un suo attuale coimputato, Spartaco Mortola, ex dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio dice: "Oh ragazzi le molotov non lasciatemele qui...".
"... tanto siamo solo sul 113 e registrano tutto".

Intanto di ieri la notizia che una manifestante pacifica picchiata dai poliziotti (frattura di mandibola,trauma cranico, irritazione da gas urticante, percosse in tutto il corpo da manganellate) riceverà un risarcimento di 24.300 euro dal Ministero dell'Interno.

Approfondimenti:
L'audio delle dichiarazioni

05 luglio, 2007

Restyling


Da oggi il Blog ha un nuovo aspetto.
E nuove funzionalità.
Perché un restyling?
Primo: a destra ci sarà la possibilità di aggiungere foto e filmati;
Secondo: i link sono divisi per sezioni;
Terzo: i post sono raggruppati per argomento;
Quarto: mi piace cazzeggiare con Internet e il mio Mac;
Quinto: dopo un po', lo sapete, mi annoio e devo cambiare.

Se avete perso l'orientamento, fate un fischio che vi sparo un razzo tracciante e vi butto una scialuppa...
;-)

Lady Vendetta



Con l'augurio che mi faccio di ritrovarmi così (gonna e busta della spesa comprese) tra qualche anno...

04 luglio, 2007

Il tuffo


...e non c'erano acque limpide sotto di noi.
E non c'era la giuria a darti i voti con le palettine.
Né spruzzi d'acqua.
Né costumi da bagno.
Il sole sì. Sembrava una splendida giornata.
Visibilità ottima.
Qualche km di dolci curve da affrontare il sella.
E un panorama estivo da gustare insieme.
Poi.
Quella freccia a destra.
E la macchina che gira a sinistra.
Quell'inversione a U sul Lungarno di Firenze.
Un attimo.
10000 anni.
Il volo.
Non è un istante.
Lo senti.
Che sei in cielo.
E che atterrerai di nuovo.
L'asfalto duro.
Le sue grida.
Le mie che chiedono aiuto.
E che urlano "Checazzohaifattobruttostronzofigliodiputtana" a quell'impassibile guidatore che ci guarda.
Tranquillizzare lei.
Dille che passerà tutto. Di non muoversi.Che il casco glielo toglieranno presto.
Le sirene.
Ok, posso star male anche io adesso.
Sì, anche io sono coinvolto. Guidavo. Si', chiamate anche per me un ambulanza.
E poi.
Tavola spinale-ragno-collare-pulsiossimetro. Sirene. Codice giallo. Santa Maria Nuova.
Radiografie. La pipì che scappa e non viene. No, il catetere no. Milioni di possibili infezioni nosocomiali. La faro'. Tac al cranio. Tac al rachide cervicale. RX al bacino. RX al collo.
Negativo. negativo. negativo. Negativo.
Una nottata in osservazione.
Ok.
Va bene.
Graffi, ematomi, colpo di frusta, gonfiori.
Niente lussato distorto rotto.
Vivo.
Viva.
Grazie.
Alla Croce Rossa, Humanitas, OS, radiologo,tecnici, adetti alla pulizia, infermieri e medici.
Grazie.
A Fra e Laura.
Gli angeli sempre al nostro fianco.
E un bacio.
A chi c'è anche se non c'è.

02 luglio, 2007

Brezza



E ci sono le giornate in cui ti alzi male.
Con un fuckin' bad mood.
E la nostalgia ti avvolge.
E il tempo che deve passare sembra non passare mai.
E il tempo che non dovrebbe passare sembra andare alla velocità della luce.
E un collegamento internet ti proietta nel mezzo di un altro mondo.
Del tuo mondo.
E la fine del collegamento ti fa precipitare in un buco nero.
Poi le persone intorno a te, ti vedono. Non ti chiedono ma sanno.
E spunta una chitarra.
E il regolamento del condominio vaafarsifottere.
E gli occhi umidi si asciugano.
E le note partono, la voce si schiarisce e si stona tutti insieme.
Bellissimo compagno canzoniere 1001 successi, stasera ti violentiamo.
E una brezza mi rinfresca.
E il domani arriverà.