13 luglio, 2007

V-eleno


Il Senato oggi discuteva di Giustizia.
E non è solo il fatto che si è salvato per 1 solo voto, determinanti personaggi chiamati senatori a vita (e, data l'età, anche a morte, forse)
Il fatto degno di nota è che a votare, a legiferare per noi tutti c'erano presenti in aula politici tra i quali qualcuno processato, accusato, sotto inchiesta o condannato in primo, secondo grado o in via definitiva.
Un po' come far fare le leggi dagli ergastolani di Regina Coeli.
Con la differenza che loro stanno pagando per quel che hanno commesso.

O come far parlare il Papa di famiglie e sesso e profilattici.
O come sentire Fini, Casini e Berlusconi schierarsi contro il divorzio e i DICO, loro che tutti divorziati sono.
O come vedere ancora Andreotti in parlamento.
O come sentire che il problema Criminalità si risolve con più telecamere in giro.
O come sentire che la Base di Vicenza si farà perchè fa parte degli impegni del precedente Governo.
O come sentire un Bertolaso, uomo onnipresente, onniscente, esperto in tutto, che con scioltezza dichiara che l'emergenza rifiuti a Napoli la risolverà in 7 giorni, per poi dimettersi all'ottavo giorno.
O come il nuovo PD che già puzza di formalina.
O come Bertinotti che appena ha assaporato lo scranno piu' alto della Camera, si e' lanciato in esternazioni del tipo "Il Papa non si puo' criticare" e sembra abbia dimenticato tutto il suo passato tra tute blu, FIOM, assemblee fumose di partito e FalceMartelli vari.
O questa sinistra che non c'è più.
E che si fa chiamare radicale che quasi con un senso di imbarazzo accetta, senza rivendicare l'orgoglio di una cultura fatta di libertà, democrazia, battaglie civili, Resistenza e Costituzione.
Hai ragione amore quando dici: "Alle prossime elezioni non voterò. Pensavo che non l'avrei mai fatto. Ma mi sembra sia la cosa di sinistra più giusta da fare".

O la cosa sinistra da fare, penso io.

Ciao Prodi-Mastella-Fassino-D'alema-Bertinotti, da oggi vi tocca trovare 2 voti in più.


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