28 agosto, 2007

Un po' piu' in la'




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Non cercate di prendere i poeti
perché vi scapperanno tra le dita »
A. Merini



Oggi volevo postare un commento sulla nuova normativa varata dal civile, rinascimentale, accogliente e democratico Comune di Firenze (senti il bellissimo discorso del nostro dipendente Cioni)che prevede un'ammenda di 203,00 euro, la confisca degli attrezzi e la reclusione per pericolosi criminali:i lavavetri.
E volevo esprimere tutto il mio enorme orgoglio di vivere nella citta' che, prima al mondo, aveva abolito la pena di morte, nonche' la citta' che ha dato i natali ai Medici e alla Storia democratica ed antifascista d'Italia.
E rallegrarmi che questa ordinanza sia stata varata da un'amministrazione di centro-sinistra. Che per mia fortuna non ho votato perche' ancora non residente. e che sicuramente non votero' nel futuro. E sorridere agli apprezzamenti che sono venuti dai sindaci leghisti e forzisti di Milano e Trento.
Poi.
Oggi ho saputo che avrebbe dovuto venire a Firenze Alda Merini, considerata la piu' famosa ed apprezzata poetessa italiana vivente.
Che pero' non ha potuto presenziare.
E ha scritto una lettera.
Ve la posto.
Per assaporare con lei tutta la magia della poesia.
Per andare un po' piu' in la'.

"Cari amici lettori fiorentini,

voi che vivete nell'ombra dei poeti siete la vera linfa della nostra grandezza e noi abbiamo bisogno di voi perché siamo fragili e vecchi.
Forse non abbiamo più un posto o forse non l'abbiamo mai avuto nella
Società moderna, caleidoscopio di richieste e aspettative. In effetti oramai come Mario Luzi, come me, non abbiamo più la forza di appagare la vostra sensibilità.
Siamo depauperati dai tempi moderni ma noi poeti nella nostra fragilità
sappiamo cogliere la forza dell'amore.
Può sembrare insolito non rispettare un invito così bello e autentico come
quello fiorentino, ma ripeto sono una donna vecchia che fa i conti con un corpo e una mente che hanno vissuto contro la mia volontà l'esperienza del manicomio. Oggi a distanza di anni ho scoperto che in quel luogo c'erano persone meravigliose il cui unico difetto era quello di amare la verità. Io sono andata a Gubbio nei giorni scorsi per sentire la povertà di
Francesco e ho provato in quel luogo emozioni intense e serene ma stancanti. Sono ritornata domenica a Milano distrutta e ora mentre vi
parlo sono a letto con la febbre.

Vi chiedo scusa amici fiorentini e chiedo scusa ad Andrea Salvatici per il
mio impegno mancato, ma stasera io ci sarò lo stesso con il cuore.
Adottate tutti la poesia e cercate di difenderla; adottate una poetessa
vecchia e stanca. Pensando ai versi di Andrea Salvatici vi dico che la poesia è generosa e non deve scandalizzare. Stasera sarà una grande festa per tutti noi perché abbiamo avuto la possibilità attraverso i suoi versi di sentire il respiro della luna. Se avessi avuto l'energia necessaria stasera sarei stata con voi a condividere la poesia e la musica in una notte di luna piena"
Con affetto sincero,
Alda Merini
(da Fi-esta)

E, per chi non la conoscesse vi invito ad ascoltare e a leggere il testo della "Canzone per Alda Merini" che le ha dedicato R. Vecchioni.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa volta non sono d'accordo con te (tranne che per il plauso ad Ada Merini)
- ti sei mai preso uno scaracchio sul finestrino perchè non volevi il parabrezza lavato? Io sì.
- ti sei mai preso un pugno sulla carrozzeria perchè non volevi il parabrezza lavato? Io sì
- hai mai visto un omone sudicio che si strizza i genitali come commento al fatto che non volevi il parabrezza lavato? Io sì.
E sono gli episodi più eclatanti nella miriade di "sopruserie" quotidiane che subisco ogni volta che esco.
Magari è una soluzione un po' zoppa (capirai, il sequestro di un secchio!), ma almeno è un segnale.
Però non sposta di molto il problema: da oggi in poi ci troveremo ai semafori venditori di accendini-fazzoletti-fiori e questuanti d'ogni genere, in barba a Cioni ed ai leghisti in fase di giubilo.
Mi dispiace per quei pochi lavavetri gentili ed educati, ma per gli altri, che sono a dir poco fastidiosi nella loro prepotenza, davvero no
Ma dimenticavo... tu vai in moto!

Anonimo ha detto...

Lavare i vetri ai semafori è un lavoro da duri. Per conquistare un incrocio devi accreditarti all'interno di apposite ed anonime organizzazioni. Devi essere piuttosto deciso (meglio se minaccioso) nel convincere il "cliente" ad usufruire di una prestazione mai richiesta che avrà il solo risultato di rendere ancora più opaco il suo caro parabrezza senza peraltro sortire alcun effetto sulle centinaia di moscerini e macchie di altra natura spiaccicati che lo infestano. Il più delle volte risulta più sporco rispetto a quando non era lavato. Ad ogni modo, il costo dell'operazione si aggira intorno a 1 euro (prima costava 1000 lire). Durante una giornata di lavoro l'operatore pseudoecologico può arrivare a guadagnare anche 300 euro, senza dover ottenere preventivamente alcuna licenza o versare la benchè minima imposta.
Spero di non ritrovarmi mai in bolletta, ma se ciò dovesse succedere dubito di poter intraprendere questa professione senza rischiare la mia incolumità personale.
Al di là di questo sono decisamente stanco di questa forma di quotidiana e reiterata violenza e plaudo all'intelligenza degli amministratori fiorentini che per una volta hanno dimostrato che l'integrazione degli stranieri non passa attraverso la tolleranza di attività illecite.

Diarionotturno ha detto...

Ecco, lo sapevo...
non volevo parlare di loro rispondendo con la magnifica poesia di Alda Merini ma...
Dunque, no, non ho mai avuto sputi, gesti osceni o botte.
O sarebbe stato parapiglia.
Ho notato anche io l'arroganza di molti di loro.
Unita probabilmente alla mia, alla nostra minore tolleranza.
E si, 2 volte mi e' capitato di togliermi la cintura nell'atto di scendere perche' nonostante il no, la spazzola sgocciolante era stata appoggiata sul vetro.
Quindi, come automobilista, sono d'accordo con voi.
Ma il problema non e' questo. Non stiamo parlando di quello che fa o pensa un automobilista medio. Stiamo parlando del fatto che un assessore pensa e legifera come un automobilista medio. E che il problema al disagio sociale venga visto soltanto e sempre in chiave di sicurezza sociale. e che la repressione, le multe, la galera siano l'unica risorse rimasta in questo stato che sembra sempre piu' uno Stato di Polizia. Non credo che sia una risposta adeguata per un problema sociale. Al limite fa spostare i lavavetri da qualche altra parte. Con buona pace per i comuni limitrofi.La complessita' delle relazioni sociali, e particolarmente tra diverse etnie, lingue, culture, tradizioni, non si risolve con un 'ordinanza urgente.
Molto meglio, forse, con una lettura di poesie.
Di Alda Merini, ad esempio...
;-)