Una storia d'amore.
La mia vita, intendo.
Amore smisurato per ogni sorriso scambiato, le facce di persone incrociate per caso e poi mai piu'.
Amore per i miei studi, quelli fatti e quelli da fare.
Amore per i colori accesi -arancionegiallorosso- e per quelli cupi -grigioperla, blunotte, nerocorvino-.
E' l'amore che mi ha portato qui. Un amore a senso unico, spesso.
Amo amare. Piu' dell'essere amato. E che colpa ne ho? Se ogni notiva' della mia vita mi assale come un leone rabbioso e mi mangia, mi avvolge come una coperta calda, mi stritola a guisa di morsa di acciaio. Non posso non sentire il freddo del tocco, il calore della mano che si posa su di me. Non posso pensare che domani sara' diverso, che domani finira'. La mia mente non lo pensa, forse non lo vuole pensare. E cosi' mi tuffo, nuotatore inesperto, gettandomi da ripide piu' alte di me. E corro, corro, bevo, nuoto, nuoto, bevo. E vado un po' piu' in la'. E mi gusto, dio se mi gusto, ogni millimetro del cazzo di questa strada.
Che ancora non ho capito dove mi porta. Ma non posso fare a meno di seguirla.
E scusate tutti o voi sconosciuti che avete incrociato o che incrocerete la mia rotta.
06 novembre, 2006
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